E’ polemica tra Nicola Gatta, presidente della Provincia di Foggia, e Piepaolo D’Arienzo, sindaco di Monte Sant’Angelo sulla scelta di escludere Palazzo Dogana dalla candidatura a Capitale Italiana della Cultura.
E’ duro Gatta: “Escludendo la Provincia di Foggia il sindaco D’Arienzo non ha compiuto un ‘dispetto’ nei confronti del presidente Nicola Gatta, ma ha dimostrato una scarsa cultura istituzionale ed uno scarso rispetto per la Capitanata. Perché la candidatura di Monte Sant’Angelo a Capitale Italiana della Cultura 2025 è qualcosa di così importante da qualificare l’intero territorio provinciale”.
“Il percorso scelto dal sindaco Pierpaolo d’Arienzo non sembra essere orientato a quella condivisione e a quella sinergia istituzionali doverose, oltre che estremamente utili per rendere più forte ed autorevole la candidatura di Monte Sant’Angelo” – aggiunge Gatta.
D’Arienzo aveva stilato qualche giorno fa la lista degli invitati alla tavola rotonda, fase finale di una giornata partita con la co-progettazione nei tavoli tematici, ma aveva escluso proprio Gatta: da Renzo Arbore a Michele Placido e Gegè Telesforo, Felice Limosani, Carmine Padula, Fabio Viola, Viola Gesmundo, Luigi Ciuffreda, Luciano Toriello, Ledo Prato, Angela Ferroni, Giuliano Volpe, Elisa Barucchieri, Giusy Caroppo, Milena Tancredi, Claudio Grenzi, Piero Gambale, Franco Salcuni e Giuseppe Piemontese, oltre alle istituzioni culturali del territorio e della Regione come il Teatro Pubblico Pugliese, l’Apulia Film Commission, Pugliapromozione, le Università di Foggia e Bari, l’Ente Parco del Gargano, la Basilica-Santuario di San Michele Arcangelo, la Biblioteca ‘La Magna Capitana’, il Conservatorio ‘Giordano’, l’Accademia di Belle Arti e l’Istituzione Concertistica Orchestrale.
“Un parterre da cui, inspiegabilmente, la Provincia di Foggia è stata esclusa, cosa non avvenuta in altri territori per iniziative analoghe, a differenza dei sindaci dei Comuni del Gargano e del vicepresidente della Regione Puglia Raffaele Piemontese, tutti correttamente ed opportunamente invitati dal sindaco d’Arienzo e presenti all’evento – chiosa Gatta – Rilevare questa grave sgrammaticatura istituzionale non è il frutto di un desiderio di protagonismo individuale. È invece la percezione di un’idea del governo di un processo così importante e complesso in cui, evidentemente, qualcuno crede esistano istituzioni di ‘serie A’ ed istituzioni di ‘serie B’; in cui qualcuno pensa non sia necessario il massimo della partecipazione e la capacità di dar vita ad una rete larga di competenze, idee, suggerimenti, contributi. Quando in gioco c’è il bene della nostra terra si dovrebbe sempre lavorare insieme. È così che la Provincia ha sempre agito. Ed è così che ogni amministratore pienamente consapevole del proprio ruolo dovrebbe comportarsi”.
Speriamo si risolva subito, anche perché in questa fase occorre essere tutti coesi. Forse la campagna elettorale in essere sta accendendo inutilmente gli animi. Vedremo cosa accadrà.